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Studio Dentistico Dott. Cremonesi

Otturazioni

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PROGETTO ZERO AMALGAMA.
Come accennato nella home page la controversia circa l'uso dell'amalgama dentale è ancora aperta. Risulta peraltro assodato che il mercurio sia un metallo considerato tossico per cui, anche se non vi sono evidenze scientifiche circa la sua tossicità su organismi umani a causa di otturazioni in amalgama, ne viene sconsigliato il suo uso in odontoiatria. Le otturazioni in composito hanno preso ormai completamente il posto delle otturazioni in amalgama. Ma che fare delle otturazioni ancora presenti sui denti di moltissimi pazienti? La soluzione migliore è quella di sostituirle con otturazioni in materiale composito facendo ben attenzione alla loro manipolazione nella fase di bonifica. A tale scopo esistono vari protocolli per la rimozione degli amalgami dentali. Tali protocolli prevedono come fondamentale elemento di protezione per il paziente l'uso della diga e delle aspirazioni ad alta velocità abbinate all'impiego di frese sottilissime abbondantemente raffreddate da sola acqua e azionate a basso numero di giri. La rimozione deve avvenire con molta cautela. Se le otturazioni sono estese è meglio rimuoverle a distanza di 30 giorni l'una dall'altra. Se si tratta di piccole otturazioni occlusali in cui si riesce a non toccare il metallo nella fase di rimozione è possibile arrivare a rimuoverne anche 2 o 3 per singola seduta. La protezione dell'ambiente di lavoro, del paziente e degli operatori poi deve essere adeguata.Per il progetto zero amalgama la visita è gratuita.


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Otturazioni

Le otturazioni sono le ricostruzioni di parti deteriorate della corona del dente determinate in genere dalla carie. Diversi tipi di materiali sono impiegati per la realizzazione delle otturazioni.
Dal punto di vista del paziente le otturazioni si dividono solo in due tipi.
1) Le otturazioni estetiche
2) Le otturazioni non estetiche.
Se vuoi sostituire le tue otturazioni metalliche con otturazioni estetiche richiedi una visita e un preventivo. La visita eil preventivo sono gratuiti.


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Le otturazioni estetiche sono realizzate in materiali compositi .
La principale indicazione per questi materiali sono le otturazioni sui denti anteriori.
Materiali compositi particolarmente resistenti sono utilizzati anche per le otturazioni dei denti posteriori i quali sono sottoposti a un carico masticatorio più elevato.
Le otturazioni in materiale composito sono ben tollerate e non sono potenzialmente tossiche per l'uomo al contrario di quello che possono essere le otturazioni in amalgama.
In svariate nazioni del mondo sono in corso iniziative atte alla sostituzione delle otturazioni in amalgama con materiali compositi.
E' consigliato controllare spesso lo stato di conservazione delle otturazioni estetiche e rifarle mediamente ogni 5 anni poichè sono soggette a una maggiore usura rispetto alle otturazioni in amalgama.

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Le otturazioni in amalgama erano le più comuni otturazioni eseguite per ricostruire le superfici occlusali dei denti posteriori.
Il materiale è più resistente rispetto a quello con il quale sono realizzate le otturazioni estetiche pertanto hanno una durata superiore a queste ultime.
In molte nazioni del mondo tale materiale non viene più utilizzato poichè i metalli con il quale è realizzato lo amalgama sembrano avere una potenziale tossicità verso l'organismo umano.Attualmente sono pochissime le indicazioni alla realizzazione di una otturazione in amalgama e nel futuro tale materiale sarà completamente bandito dall'odontoiatria.
Sono in corso svariati progetti per la rimozione delle amalgame dentali dalla bocca dei pazienti. Ciò al fine di prevenire possibili forme di tossicità dell'organismo stesso.

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Endodonzia

L'endodonzia si occupa della terapia dell'endodonto, ovvero lo spazio all'interno dell'elemento dentario, che contiene la polpa dentaria (sostanza nervosa e circolazione ematica).

Si ricorre alla terapia endodontica quando una lesione (cariosa, traumatica) determina una alterazione irreversibile del tessuto pulpare o qualora l'elemento dentario debba essere coinvolto in riabilitazioni protesiche che, a causa della notevole riduzione di tessuto dentale stesso, determinerebbero un'alterazione pulpare irreversibile.

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Endodonzia: L'evoluzione scientifica e tecnica

L'endodonzia moderna attualmente è orientata alla cura e al mantenimento della radice dentale. Per migliorare le nostre performance endodontiche la tendenza è quella di studiare l'infinitamente piccolo per capire come è fatto al fine di poterlo curare.
La precisione in questo campo si misura attualmente in decimi. Quello che vedete qui a fianco è l'interno di un dente a fine terapia ingrandito due volte e mezzo ( 2,5X).
I 3 fori che vedete, contengono la polpa dentale, e hanno un diametro  che è stato portato a 120 decimi ( un ago da cucire di medie dimensioni).
A inizio terapia il diametro era di 12 decimi ovvero dieci volte più piccolo.
Per riuscire a vedere strutture così piccole si utilizzano strumenti ottici con ingrandimento da  2,5X  a 5X e in alcuni casi anche superiore.
La lunghezza di tale radice mediamente è di 18 e 25 mm e  può essere determinata precisamente solo con attrezzature elettroniche i cui circuiti attualmente sono già alla 5° generazione. 

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Quanto è importante l'endodonzia?

L'endodonzia rappresenta il punto di incontro di tutte le branche dell'odontoiatria in quanto è la disciplina che permette di "curare e mantenere" il dente malato che altrimenti andrebbe tolto.
Se il compito del medico è quello di preservare la salute della bocca del paziente l'odontoiatra non potrà esimersi dall'applicare tutte le tecniche più efficaci della moderna endodonzia.

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La carie è una cavità patologica della struttura dentale. La causa più frequente di carie sono i batteri che vivono sulle superfici dentali. La loro penetrazione all'interno dello smalto del dente produce la carie. Alle volte però la carie è un processo interno del dente dovuto ad anomalie della sua struttura vascolare. Le carie interne ( come quella che vedete nella immagine alla vostra destra) compaiono senza la classica caratteristica del " buco" evidente anche a un controllo superficiale e sono evidenziabili precocemente solo mediante esami rediografici tipo l'esame bitewing.

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Cosè la diga?
La diga è uno strumento che permette di isolare il dente dalla saliva e dal sangue e pertanto di curarlo senza pericolo di contaminarlo. L'applicazione della diga al paziente rappresenta il primo e basilare comportamento da seguire per ottenere una terapia corretta e predicibile.
Senza questo presidio l'atto medico perde gran parte della sua efficacia.
In particolare questo presidio è fondamentale, unitamente ad altri accorgimenti, nella delicata fase di rimozione delle amalgame dentali e loro sostituzione con otturazioni in materiale composito.

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I denti sono tutti uguali?
No dal punto di vista anatomico i denti sono molto diversi gli uni dagli altri per cui curare un incisivo o curare un molare non è la stessa cosa.
Cosa cambia per il paziente?
Un incisivo ha un endodonto meno complesso di un molare in media circa 3 o 4 volte meno complesso.
Ne deriva che la cura endodontica di un molare puo durare tre/ quattro volte quella che dura  per un incisivo.

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E' possibile che un dente che è stato già devitalizzato possa fare ancora male ?
Si è possibile che un dente già sottoposto a terapia canalare possa fare male.
Le cause di questo sintomo possono essere varie.
In molti casi è ancora possibile " salvare" il dente eseguendo una nuova terapia canalare mirata alla risoluzione del problema che determina il dolore.
In alcuni casi invece il dolore è sintomo di una frattura della radice del dente per cui, se la frattura non è curabile si dovrà procedere con l'estrazione del dente. Richiedi un consulto se hai denti devitalizzati che causano dolore. La visita è gratuita